Dick Turpin e bess

UN BANDITO CORTESE

Il fumetto DICK TURPIN, vede la luce sulle pagine della rivista Corto Maltese nel 1993 (n. 5 di  maggio e n. 6 di giugno) e riproposte poi sulle pagine della rivista Il Grifo.

Narra le vicende reali di un brigante di strada che ha terrorizzato l'Inghilterra nei primi anni del 700. (leggi IL MITO DI DICK TURPIN)

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Il Mito Dick Turpin

Richard “Dick” Turpin (1705-1739), può essere considerato il più famoso tra gli “highwayman” ‎inglesi.

Giovane di bell'aspetto, prese la professione del padre come macellaio ma non era molto intenzionato a seguirne le orme...

Dal 1730 si unì ad un gruppo di bracconieri la “Banda dei fratelli Gregory”, ed intraprese una lucrosa carriera criminale assaltando case, negozi, fattorie e terrorizzando i malcapitati.

I loro reati facevano regolarmente notizia sui quotidiani e sulla loro testa pendevano cospicue taglie.

Ben presto però, insoddisfatto da quel genere di vita, decise di mettersi in proprio dedicandosi principalmente a rapinare le diligenze nei dintorni di Londra.

Diventò così re indiscusso dei briganti di strada, a cavallo della sua inseparabile Black Bess

Le cronache dell'epoca

É noto anche per una leggendaria fuga di 320 chilometri avvenuta in una sola notte da Londra a York sul suo cavallo nero BessUna storia che è stata resa famosa dal romanziere vittoriano William Harrison Ainsworth, quasi 100 anni dopo la morte di Turpin.

Scommettitore incallito e frequentatore assiduo di bordelli o postriboli, trascorse il suo tempo tra belle donne e grandi bevute. Ha conosciuto così personaggi formidabili, come l'affascinante Lady Purple, una bellissima donna, come lui brigante di strada.

Nella Contea di York, riesce anche ad entrare nella buona società sotto falso nome di John Palmer.

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L'esecuzione

Chiude la sua breve esistenza in bellezza, circondato ‎da stuoli di ammiratori, sul patibolo di Knavesmire a York a soli 33 anni.

Fu ‎condannato non per omicidio, non per le rapine ma per il furto di un ‎cavallo. In alcune versioni della sua storia, si parla addirittura di furto di un “gallo da combattimento”, o ‎semplicemente di un “dung-hill cock”: un gallo qualunque (letteralmente “da letamaio”) che il nostro eroe avrebbe ucciso in stato di ebbrezza, ‎appartenente a qualche landlord.

Le cronache del tempo raccontano le ultime fasi dell'esecuzione: dopo avere vestito elegantemente di tasca propria i suoi accompagnatori al patibolo, non dimenticando di pagare da bere ai presenti, dopo un breve discorso, tira, egli stesso, il calcio alla carretta per finire appeso al nodo scorsoio.

Era il 19 aprile del 1739.

Le ballate

Dick Turpin è diventato il soggetto, ritratto come affascinante ed eroico, di diverse ballate, nel teatro popolare del XVIII e del XIX secolo, nel cinema e nella televisione nel XX secolo. 

THE ROMANCE OF DICK TURPIN
By Charles Dickens (1812–1870), from “Pickwick Papers”

I.
Bold Turpin vunce, on Hounslow Heath,
His bold mare Bess bestrode-er,
Ven there he see’d the Bishop’s coach
A-comin’ along the road-er.
So he gallops close to the ’orse’s legs,
And he claps his head vithin,
And the Bishop says, “Sure as eggs is eggs,
This here’s the bold Turpin!”

CHORUS.
And the Bishop says, “Sure as eggs is eggs,
This here’s the bold Turpin!”

II.
Says Turpin, “You shall eat your words,
With a sarse of leaden bul-let!”
So he puts a pistol to his mouth,
And he fires it down his gul-let.
The coachman, he not likin’ the job,
 Set off at a full gal-lop,
But Dick put a couple of balls in his nob,
And perwail’d on him to stop.

CHORUS  (sarcastically).
But Dick put a couple of balls in his nob,

And perwail’d on him to stop.